La serie di podcast "Il Cavallo e l’Uomo", un progetto realizzato dal Museo Civico di Blera Gustavo VI Adolfo di Svezia con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi - Piano annuale 2023, L.R. 24/2019, racconta il millenario rapporto tra l’uomo e il cavallo, esplorandone l’evoluzione biologica, culturale e simbolica. Questo viaggio in 15 episodi ci porterà indietro nel tempo, dall’antico Hyracotherium dell’Eocene, fino al contatto con l'uomo e alla domesticazione. Esploreremo il ruolo del cavallo nelle società antiche, fino alle sue applicazioni in agricoltura, guerra e trasporti. Ogni puntata approfondisce aspetti unici, come il simbolismo religioso, l’allevamento, l’equipaggiamento e le razze regionali, per culminare nella celebrazione dei butteri e delle tradizioni locali. Una narrazione che intreccia storia, scienza e cultura, rivelando come il cavallo abbia plasmato la civiltà umana e continui a ispirare il nostro immaginario.
Benvenuti a un nuovo episodio del podcast del Museo Civico di Blera, dove oggi esploreremo il ruolo essenziale del cavallo nell’economia delle antiche civiltà. Il cavallo, oltre a essere compagno di viaggio e risorsa militare, fu un motore economico capace di trasformare il commercio e le società. Pensiamo alle grandi città dell’antichità: Babilonia, Roma, Cartagine. Qui il cavallo giocava un ruolo cruciale nel trasporto e nei commerci su vasta scala, connettendo città e imperi. A differenza di altri animali da soma, il cavallo si prestava meglio per trasporto e sella grazie alla sua capacità di mantenere andature veloci anche con un cavaliere, rendendolo adatto ai lunghi viaggi commerciali. Nelle civiltà mesopotamiche ed egizie, i cavalli venivano anche scambiati come beni di lusso, simboli di prestigio e ricchezza. Lungo le grandi vie commerciali, come la Via della Seta, cavalli robusti e resistenti attraversavano deserti e steppe, portando merci preziose e creando nuove rotte. Anche se principalmente usato come animale da sella o da tiro, il cavallo poteva essere caricato con sacchi o fagotti fissati dietro la sella, permettendo ai cavalieri di trasportare cibo e attrezzi essenziali per lunghi periodi lontani dalle città. Nei rari casi in cui veniva usato esclusivamente come animale da soma, come documenta un'incisione di Bartolomeo Pinelli, venivano fissate grandi ceste ai lati di un basto sul dorso dell’animale, capaci di sostenere carichi notevoli rispetto agli asini e ai muli. Con l'allevamento selettivo, regioni come l’Arabia e le steppe asiatiche diventarono centri strategici per la produzione di cavalli. Le razze venivano addestrate non solo per la guerra ma anche per il commercio, creando una rete economica duratura. Nel mondo romano, il cavallo si affermò come risorsa centrale nell’agricoltura, facilitando aratura e trasporto, e incrementando la produttività. Infine, il commercio dei cavalli stessi generò un’industria significativa, con allevatori e mercanti che selezionavano e vendevano cavalli per molteplici usi. Il cavallo, quindi, fu molto più di un mezzo di trasporto: contribuì allo sviluppo economico e sociale delle civiltà antiche, rendendo possibili connessioni e crescita su vasta scala. Grazie per averci seguito. Alla prossima puntata!