Museo Civico di Blera Gustavo VI Adolfo di Svezia

Museo Civico di Blera Gustavo VI Adolfo di Svezia Trailer Bonus Episode 14 Season 1

La cura del Cavallo

La cura del CavalloLa cura del Cavallo

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 Dagli ippiatri greci ai maniscalchi medievali, scopriamo l’evoluzione della cura del cavallo. Una pratica che unisce scienza e tradizione, garantendo salute e benessere. Ogni gesto, dalla ferratura alla pulizia, rafforza il legame tra uomo e cavallo. 

What is Museo Civico di Blera Gustavo VI Adolfo di Svezia?

La serie di podcast "Il Cavallo e l’Uomo", un progetto realizzato dal Museo Civico di Blera Gustavo VI Adolfo di Svezia con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi - Piano annuale 2023, L.R. 24/2019, racconta il millenario rapporto tra l’uomo e il cavallo, esplorandone l’evoluzione biologica, culturale e simbolica. Questo viaggio in 15 episodi ci porterà indietro nel tempo, dall’antico Hyracotherium dell’Eocene, fino al contatto con l'uomo e alla domesticazione. Esploreremo il ruolo del cavallo nelle società antiche, fino alle sue applicazioni in agricoltura, guerra e trasporti. Ogni puntata approfondisce aspetti unici, come il simbolismo religioso, l’allevamento, l’equipaggiamento e le razze regionali, per culminare nella celebrazione dei butteri e delle tradizioni locali. Una narrazione che intreccia storia, scienza e cultura, rivelando come il cavallo abbia plasmato la civiltà umana e continui a ispirare il nostro immaginario.

Benvenuti a una nuova puntata de "Il Cavallo e l'Uomo". Oggi parleremo di un aspetto fondamentale della relazione tra uomo e cavallo: la cura dell’animale, un’arte che ha radici antiche e che ha visto nel tempo trasformarsi la figura di chi se ne occupava, dai maniscalchi ai veterinari. Nei tempi più antichi, la cura del cavallo era affidata principalmente ai proprietari e ai servi. Solo in caso di necessità particolari, si ricorreva a medici che curavano sia uomini che animali. Con l'evolversi delle società, soprattutto nell'antica Grecia, si sviluppò la figura degli "ippiatri", veri e propri specialisti nella cura dei cavalli. Il termine deriva dalle parole greche "iatros", medico, e "ippos", cavallo, e indicava quei professionisti che gestivano la salute degli equini, in particolar modo nell’ambito militare. Durante l'epoca romana, questa figura si spostò dall’esercito all’ambito agrario, e nacque il termine "veterinarius", per indicare coloro che si occupavano degli animali da soma e da lavoro. Tuttavia, è nel Medioevo che la cura dei cavalli assume una dimensione più complessa e specializzata. Il termine "maniscalco" si affermò per indicare chi non solo ferrava i cavalli, ma se ne occupava anche sotto il profilo sanitario. La parola, di origine nordica, significava letteralmente "servo dei cavalli" e includeva tutte le attività di gestione e cura dell'animale. La distinzione tra maniscalco e veterinario si sviluppò lentamente. Se per secoli chi ferrava i cavalli poteva anche curarli, dal Rinascimento in poi la ferratura divenne una specializzazione a sé, mentre la scienza veterinaria cominciò a emanciparsi dall’empirismo. Le antiche pratiche, come le focature e i salassi, lasciarono gradualmente spazio a metodi più scientifici, anche se l’influenza delle credenze magiche e delle tecniche tramandate rimase viva fino a tempi relativamente recenti. Oggi, il lavoro del veterinario e del maniscalco è ben distinto. I veterinari si occupano delle patologie, dalla diagnosi alla terapia, mentre i maniscalchi continuano a giocare un ruolo cruciale nel garantire la salute dei piedi dei cavalli, attraverso la ferratura e la cura degli zoccoli. Entrambi, tuttavia, sono legati dall’amore per il cavallo e dalla dedizione a mantenere in salute questi nobili animali. La cura del cavallo si esprime anche nei gesti quotidiani, nei rituali di pulizia e preparazione che si svolgono ancora oggi nelle stalle. La striglia, la brusca e gli altri strumenti sono stati affiancati da versioni moderne, ma l'essenza rimane la stessa: prendersi cura del cavallo non è solo una necessità, ma un atto di rispetto e di legame. Ogni movimento della spazzola, ogni ferratura, è un gesto che rafforza il legame tra l’uomo e il suo cavallo. Grazie per averci seguito anche in questa puntata. Continuate a seguirci!